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Agg. al 24.04.2024

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africa TO africans

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Ho coniato questo logo augurandomi che sia un buon viatico per iniziare una grande e bella avventura e che contemporaneamente segna il punto di arrivo!

Ne faccio soprattutto una questione di principio. Noi europei dobbiamo interessarci dell’Unione Africana per dimostrare loro che l’unendosi gli africani scopriranno tutti i vantaggi a noi noti. Occorre diffondere questo esempio – sia pure incompiuto – per dimostrare che non siamo interessati solamente con relazioni economiche.

Con questo proposito possiamo realizzare un documento per promuovere alcune iniziative di liberi cittadini da diffondere a mezzo stampa per sollecitare le competenti Autorità in merito a precisi problemi.

In effetti nessuna nazione da sola può assolvere a questo progetto, che riguarda soprattutto l’emigrazione degli africani costretti ad emigrare dal loro paese natio per qualsiasi ragione come guerra, carestia, persecuzione, religione, povertà o per lavoro.

Sappiamo che questi espatri avvengono in modo clandestino e giungono a termine dopo un tribolato viaggio con indicibili difficoltà. Per ovviare questo stato di cose sarebbe meglio creare sul suolo africano dei centri di accoglienza in alcuni Statati democratici in cui si è già affermata una società libera e matura come il Gabon ed il Ghana, Mauritius e Botswana. Chi intende espatriare invece di tentare la sorte dovrebbero recarsi proprio in questi Stati per ricevere assistenza ed una vita decente.

Il compito dell’UE dovrebbe essere quello di creare le condizioni economiche e logistiche a favore dei paesi accoglienti. Secondo una stima relativa al 2020 l’Italia pare che abbia speso circa 2 miliardi di euro per l’accoglienza di circa 34.000 migranti.

Nel 2022, le richieste di asilo nell'Ue sono state poco meno di 1 milione (965.665).  

Queste cifre, puramente indicative, danno una vaga idea di quanto è costato all’UE per accogliere 1 milione di immigrati ovvero 59 miliardi di euro!!!

Al di là delle mere cifre ciò che conta che le stesse potrebbero essere stati indirizzati agli Stati africani di accoglienza promuovendo un nuovo tipo di espatrio nello stesso Continente a vantaggio di tutti: degli emigrati, che troverebbero un asilo ideale perché della stessa cultura (o similare); degli Stati ospitanti perché i nuovi arrivati contribuiranno allo sviluppo del paese; e all’UE perché affronta una nuova politica nei confronti dei paesi africani. In sostanza una sorta di Pnrr riservata all’Africa per alleggerire le varie crisi in atto e che nel contempo evita di creare le crisi dell’immigrazione.

Non sarà solamente una questione economica. Non sarà solamente una questione di emergenza. Occorre contestualmente mirare rafforzare il processo di Unione Africana che a quanto pare segue un percorso rallentato. Occorre dimostrare l’importanza che questo sodalizio fa bene all’Africa ma anche all’UE. 

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